Free Karma Food

Gli occhi glauchi del vecchio brillarono, allucinati.
Il compagno sentenziò: "Sei ubriaco, Henry".
Henry W. Brewer assunse una strana espressione. Professionale: la polemica era stata il suo pane, quando ancora educava e ammaestrava.
"Niente affatto. O meglio: certo. E anche tu lo sei, fratello mio."
Henry W. Brewer aggiustò la posizione: il culo dei pantaloni sudici strisciò sull'asfalto. Henry W. Brewer socchiuse gli occhi. Il sole mandò raggi a riflettere sul metallo dei supporti. La cisterna, lontano, sembrava rovente.
Il professore di paleontologia e paleoantropologia Henry W. Brewer proseguì:
"L'Uomo conserva ancora nella sua complessione lo stampo indelebile della sua bassa origine. Non guardarmi così: non sono parole mie. È Charles Darwin, proprio lui. Il buon vecchio Charles."
"Chi, Charles Davis? Quello che è finito morto e mangiato il mese scorso? Gli avevo detto: Charlie, non passare il confine. Ma lui era un negro testardo, ecco cos'era. Tu lo conoscevi il vecchio Charles. Una volta..."
"Taci." La voce del professore era decisa, ma non troppo brutale. Sembrava riprendesse un allievo, uno studente.

Il compagno fece un cenno di scusa. Il compagno chinò il capo.
"Dico che l'intelligenza umana, l'origine dell'intelligenza, mi segui? è legata all'acquisizione della carne nella dieta, attraverso l'evoluzione delle capacità cognitive necessarie alla condivisione strategica della carne tra i membri del gruppo. La ricetta che condusse all'espansione del cervello umano fu quella. Carne. Capisci?"
Henry W. Brewer si prese la testa tra le mani.
"È per questo che ce ne stiamo in Canada, no? Perché ai ricchi piace mangiare carne."
Henry W. Brewer alzò lo sguardo. Gli occhi erano bagnati di lacrime. Stanchi. "Sì, Fred. Da tempo senza inizio i ricchi amano la carne. Da tempo senza inizio i poveri vogliono essere abbastanza ricchi da mangiare carne."
"Io non ho mai mangiato carne U. Non sono mai stato ricco. Solo una volta, pelle fritta. Anzi, caramellata, ecco. A un matrimonio. Mio nipote Zack si è sposato una cinese."
Henry W. Brewer piangeva. Lacrime correvano lungo il volto. Le scie rivelavano l'incarnato del vecchio. Pelle bianchissima. Reticolo di venuzze. Se non l'avesse raggiunto un procacciacarne temerario, abbastanza temerario da ucciderlo in Canada e farlo macellare, la sua vita avrebbe avuto un esito probabile. Infarto. Non così brutta come morte.



25
GRANDI PREDATORI

Ovvero: John Smith Jones si rivolge al vecchio

Contea di Hopetown, Canada, 2 agosto 2025

Non abusate della salsa Dinky Dao sui bolliti, o negherete la natura delicata che si confà a queste preparazioni. Meglio una tradizionale maionese, specie se accompagnerete la portata con patate o verdure lesse.
(Il tantra in cucina, Wood Brothers 2025)

Il negro sulla Camaro non distoglie gli occhi dalla scena. Ostenta un'espressione fredda, sembra un vero figlio di vacca.
Mette in moto, l'auto si avvia in direzione del confine.
Informatore. Un altro. Esseri simili alle tenie, parassiti che non rischiano mai. Il mondo affila gli uomini e li rende simili ad armi.
Esco dall'ombra a lenti passi.
Le vecchie carcasse hanno un riflesso inaspettato. Cercano qualcosa sotto gli stracci. Uno dei due punta una vecchia Beretta. Alzo le braccia.
"Non voglio problemi, gente. Mi è capitato di ascoltare quel che dicevi, e mi interessa."
L'altro, il professore, non piange più, ora. Studia il volto uscito dall'ombra, il mio.
"Ok. Allora siediti di fronte a me e a Fred. Non troppo vicino. Mani in vista. Niente movimenti veloci."
Non esistono prede facili. Se sono vive.
Il vecchio prende fiato. Ha un volto familiare.
"Andrò al nocciolo della questione. Sta bene a sentire: cinque o sei milioni di anni fa una creatura pelosa, alta un metro e molto somigliante a uno scimpanzè in grado di camminare eretto, lasciò l'oscurità e la sicurezza della boscaglia - proprio come te, ragazzo - per vivere nelle savane aperte dell'Africa orientale."
Il professor Henry W. Brewer fece una pausa.
"Fisicamente indifese, ma dotate di una mente acuta, le creature di questa specie si erano ritagliate una nicchia ecologica divenendo bipedi. Ciò consentiva loro di coprire con efficienza lunghe distanze su un terreno aperto. Mangiavano in prevalenza frutta e foglie, ma la loro dieta andava includendo sempre più carne, che procuravano con la caccia o spolpando le carcasse degli animali uccisi dai grandi predatori."
Henry W. Brewer prese il primo sorso di Tokay da una decina di minuti buoni. John Smith Jones era assorto. Fred sembrava rilassato. Dava l'impressione di poter dormire. Il nuovo venuto non sembrava un problema.
"Poi queste creature impararono a modificare la pietra ricavandone strumenti efficaci per la macellazione." Il vecchio fece una pausa. "Forse anche armi di offesa."



26
VECCHIA TANA


...continua


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