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Il Figlio resterà proteso verso la scaletta, ma, come legato da un potere occulto, non potrà scenderne gli scalini; poi, tra lo stupore e lo sgomento ansioso degli Attori, si moverà lentamente lungo la ribalta, diretto all'altra scaletta del palcoscenico; ma giuntovi, resterà anche lì proteso, senza poter discendere. La Figliastra, che lo avrà seguito con gli occhi in atteggiamento di sfida, scoppierà a ridere.
- Non può, vede? non può! Deve restar qui, per forza, legato alla catena, indissolubilmente. Ma se io che prendo il volo, signore, quando accade ciò che deve accadere - proprio per l'odio che sento per lui, proprio per non vedermelo più davanti - ebbene, se io sono ancora qua, e sopporto la sua vista e la sua compagnia - si figuri se può andarsene via lui che deve, deve restar qua veramente con questo suo bel padre, e quella madre là, senza più altri figli che lui...
Rivolgendosi alla Madre:
- E su, su, mamma! Vieni...
Rivolgendosi al Capocomico per indicargliela:
- Guardi, s'era alzata, s'era alzata per trattenerlo...

Alla Madre, quasi attirandola per virtù magica:
- Vieni, Vieni...
Poi al Capocomico:
- Immagini che cuore può aver lei di mostrare qua ai suoi attori quello che prova; ma è tanta la brama d'accostarsi a lui, che - eccola - vede? è disposta a vivere la sua scena!
Difatti la Madre si sarà accostata, e appena la Figliastra finirà di proferire le ultime parole, aprirà le braccia per significare che acconsente.

Il figlio (subito)
Ah, ma io no! Io no! Se non me ne posso andare, resterò qua; ma le ripeto che io non rappresento nulla!

Il padre (al Capocomico, fremendo)
Lei lo può costringere, signore!

Il figlio
Non può costringermi nessuno!

Il padre
Ti costringerò io!

La figliastra
Aspettate! Aspettate! Prima, la bambina alla vasca!
Correrà a prendere la Bambina, si piegherà sulle gambe davanti a lei, le prenderà la faccina tra le mani.
Povero amorino mio, tu guardi smarrita, con codesti occhioni belli: chi sa dove ti par d'essere! Siamo su un palcoscenico, cara! Che cos'è un palcoscenico? Ma, vedi? un luogo dove si giuoca a far sul serio. Ci si fa la commedia. E noi faremo ora la commedia. Sul serio, sai! Anche tu...
L'abbraccerà, stringendosela sul seno e dondolandosi un po'.
Oh amorino mio, amorino mio, che brutta commedia farai tu! che cosa orribile è stata pensata per te! Il giardino, la vasca...Eh, finta, si sa! Il guajo è questo, carina: che è tutto finto, qua! Ah, ma già forse a te bambina, piace più una vasca finta che una vera; per poterci giocare, eh? Ma no, sarà per gli altri un gioco; non per te, purtroppo, che sei vera, amorino, e che giochi per davvero in una vasca vera, bella, grande, verde, con tanti bambù che vi fanno l'ombra, specchiandovisi, e tante tante anatrelle che vi nuotano sopra, rompendo quest'ombra. Tu la vuoi acchiappare, una di queste anatrelle..
Con un urlo che riempie tutti di sgomento:
no, Rosetta mia, no! La mamma non bada a te, per quella canaglia di figlio là! Io sono con tutti i miei diavoli in testa...E quello lì...
Lascerà la Bambina e si rivolgerà col solito piglio al Giovinetto:
Che stai a far qui, sempre con codest'aria di mendico? Sarà anche per causa tua, se quella piccina affoga: per codesto tuo star così, come se io facendovi entrare in casa non avessi pagato per tutti!
Afferrandogli un braccio per forzarlo a cacciar fuori dalla tasca una mano:
Che hai lì? Che nascondi? Fuori, fuori questa mano!
Gli strapperà la mano dalla tasca e, tra l'orrore di tutti, scoprirà ch'essa impugna una rivoltella. Lo mirerà un po' come soddisfatta: poi dirà, cupa:
Ah! Dove, come te la sei procurata?
E poiché il Giovinetto, sbigottito, sempre con gli occhi sbarrati e vani, non risponderà:
Sciocco, in te, invece d'ammazzarmi, io, avrei ammazzato uno di quei due; o tutti e due: il padre e il figlio!
Lo ricaccerà dietro al cipressetto da cui stava a spiare; poi prenderà la Bambina e la calerà dentro la vasca, mettendovela a giacere in modo che resti nascosta; infine, si accascerà lì, col volto tra le braccia appoggiate all'orlo della vasca.

Il capocomico
Benissimo!
Rivolgendosi al Figlio:
E contemporaneamente...

Il figlio (con sdegno)
Ma che contemporaneamente! Non è vero, signore! Non c'è stata nessuna scena fra me e lei!
Indicherà la Madre.

...continua


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