New Thing

Questa sua discendente, Mrs. Winifred Asquith, finanziò l'operazione. Era vedova di un milionario, ricca sfondata ma molto alla mano. Parlava con l'accento di Brooklyn e aveva nostalgia del vecchio "Eagle", che non usciva piú dal '55.
Il "Brooklynite" riprese rubriche che stavano sull'"Eagle", e conquistò subito i lettori. Riprendemmo la vecchia strategia di nominare il maggior numero possibile di abitanti e pubblicare le foto, cosí amici e parenti compravano il giornale per mostrarlo in giro. Se un tale accoppava sua moglie, mandavamo un fotoreporter a raccogliere i pareri dell'intero vicinato.
Ma Il "Brooklynite" non era una replica dell'"Eagle": i tempi erano cambiati, il Paese era in ebollizione e il giornale rifletteva quel clima, parlando in un linguaggio comprensibile del movimento per i diritti civili, dell'avanguardia, degli hippies... Facevamo le pulci al sindaco e al Nypd.
Un bell'esperimento. Finí nel '73, per difficoltà economiche. La signora Asquith era morta, i suoi eredi vivevano a Beverly Hills e se ne fregavano di Brooklyn e del giornale. Sonia, lei, se n'era già andata da un pezzo.

W.CH. La documentazione sul Cointelpro è un lungo racconto del terrore. Il Black Panther Party, il Socialist Workers Party e altri gruppi e individui, compreso il dottor King, furono oggetto di persecuzione, quando non di vero e proprio annientamento. Operazioni programmate nei minimi dettagli, eseguite con perfidia da persone disturbate e paranoiche, razziste, sessuofobe. Molti agenti attivi nella "guerra sporca" venivano dal Sud e pensavano che il vero americanismo fosse quello del Klan. Per loro, il fatto che neri e indiani si organizzassero era mostruoso e inconcepibile, una cosa contronatura, come la sodomia. La descrizione calza a pennello anche al loro capo supremo J. Edgar Hoover.

IL DIRETTORE Sonia non era una cronista di nera. Fino a quel momento aveva scritto recensioni di concerti, articoli sui vérnissages delle mostre, cose del genere. La sera che Ekundayo fu ammazzato, Sonia era al Lowdown, dove suonava il gruppo di Bill Vanneau. Come sempre, aveva il registratore. Verso la fine del primo set qualcuno le dà la notizia, sentita alla radio. Sonia voleva bene a Ekundayo. Tutti volevano bene a quel ragazzo. La prima cosa che fa è telefonarmi al giornale, voce rotta, una parola ogni cinque secondi. All'inizio nemmeno la riconosco, non l'ho mai sentita cosí. Le dico che passo a prenderla.
Strappo le ultime news dalla telescrivente, scendo in strada e prendo un taxi. Quando arrivo è la pausa tra i due set, Sonia si è un po' ripresa ed è di fronte al locale insieme a Vanneau. Lei ha il registratore a tracolla, lui fuma il sigaro. Gli leggo i dispacci e Vanneau mi sorprende con una frase perentoria: - È un omicidio razzista, man.
Sonia si scuote, sgrana gli occhi e mi fa: - Bill ha ragione, Grande Capo.
Non sono passate tre ore dal delitto, le notizie sono vaghe, a New York ci sono tre omicidi al giorno, e questi hanno già una teoria? Vanneau dice che un'aggressione di quel tipo a una coppia interrazziale non può che avere un movente razzista. Dice che la guerra razziale può scoppiare in ogni momento, e i jazzisti sono i bersagli piú prevedibili perché sono "i guerrieri della cultura nera". Sto per dire che mi sembra un'idiozia, ma Sonia fa: - Aspettate un momento, - accende il registratore e chiede a Vanneau di ripetere. Vanneau non fa una piega, ripete le frasi davanti al microfono mentre io lo guardo perplesso, poi spegne il sigaro, ci saluta e rientra per il secondo set. Io e Sonia fermiamo un altro taxi. Le chiedo se vuole tornare a casa, e lei risponde: - No, andiamo là.
- Là dove?
- Dove l'hanno ucciso.
Il corpo e l'auto non c'erano piú e stavano togliendo le transenne. Resisteva qualche capannello di abitanti del quartiere. Garry Belden, il nostro capocronista di nera, era tornato al giornale per scrivere il pezzo. Rimanemmo lí un quarto d'ora, poi prendemmo due taxi diversi, io diretto al giornale, lei chissà dove.
Due settimane dopo, sempre di domenica, arriva la telefonata della morte di Vanneau, accoltellato proprio di fronte al locale! Rimango allibito. Mando Belden al 7° distretto del Nypd. Poco dopo, senza che ci siamo sentiti, entra Sonia. Non dice niente, posa il registratore sulla mia scrivania e lo accende. La voce di Vanneau che annuncia la guerra razziale. Sonia mi fissa interrogativa.
- Va bene, - le dico.

LET'S-PLAY-A-GAME Facciamo un gioco: io ti descrivo un quartiere povero, un ghetto dove ci sono miseria, droga e violenza ma i bimbi delle elementari fanno la prima colazione gratis, con ex-delinquenti che ogni mattina si svegliano alle sei per prepararla. Le nonne di quei bimbi, se devono andare in qualche posto, tipo fare la spesa, e hanno paura a uscire di casa da sole, telefonano a quella che tutti i giornali descrivono come una pericolosa gang, o addirittura un gruppo di terroristi che attenta alla sicurezza della nazione, mi segui? Questi mandano qualcuno che scorta la nonnetta, la aiuta e magari le paga la spesa. E non è un servizio solo per anziani: c'è un programma che si chiama "People's Free Food Program", che dà da mangiare a chi fa la fame: decine di migliaia di sacchi di alimenti. Sempre in quel quartiere è diffusa una certa forma di anemia, molti non sanno nemmeno che ce l'hanno. Bene, possono farsi il test gratis in una clinica popolare... messa su da chi? Dai soliti pericolosi soggetti. Questi ultimi hanno anche una piccola fabbrica di scarpe, ci lavorano ex-galeotti divenuti ciabattini in galera. Le scarpe vengono distribuite gratis a chi non le ha. C'è un programma cosí anche per gli indumenti. Se ti si guasta il cesso o l'impianto elettrico e non hai un centesimo, i "terroristi" ti mandano gratis uno che fa l'idraulico o l'elettricista. Alcuni di loro si mettono agli incroci pericolosi privi di semaforo e... dirigono il traffico, difficile da credere, vero? Per non parlare dell'assistenza legale gratuita ai giovani del ghetto, del programma di consulenza e assistenza a chi vuole iscriversi ai registri elettorali, delle colonie estive per bambini... Ah, dimenticavo il programma di trasporto gratuito per genitori e parenti di detenuti: noleggiando corriere, i brutti ceffi di cui sopra si preoccupano che possa ricevere visite anche chi sconta la pena lontano da casa e ha una famiglia povera.
Non è un sogno a occhi aperti. Molte di queste cose succedevano nel ghetto nero di Oakland, California, a cavallo tra gli anni Sessanta e i Settanta, e le altre in diverse città dove c'era il Black Panther Party. Si chiamavano "Community Survival Programs".

W.CH. L'Fbi ha ammesso di aver compiuto duecentonovantacinque azioni di destabilizzazione tra il '67 e il '71. Duecentotrentatrè erano dirette contro il Bpp.
Il gradino piú basso è la disinformazione: il Cointelpro scrive articoli pieni di falsità e calunnie e li fa pubblicare sui giornali di tutto il Paese, firmati da columnists al soldo del Bureau. Fotocopie di quei pezzi vengono spedite senza mittente alle chiese che appoggiano i programmi comunitari del Partito, ai bianchi progressisti che li finanziano, alle università dove è in programma una conferenza di qualche Pantera. Le spedizioni proseguono finché i destinatari non sospendono i rapporti col Bpp o annullano le iniziative. Con questo sistema il Cointelpro impone anche ricostruzioni false di episodi cruciali, come l'assassinio a sangue freddo di Fred Hampton e Mark Clark da parte degli sbirri di Chicago.
Sul secondo gradino ci stanno forme di sabotaggio piú elaborate: sui memo interni del Cointelpro si leggono proposte di avvelenamento dei cibi destinati al programma di colazioni, o di contaminazione dei pacchi del giornale del Bpp con sostanze puzzolenti o irritanti. Una tipica modalità di sabotaggio è impedire, tramite la diffamazione e l'impiego di agenti provocatori, le coalizioni tra il Bpp e altri gruppi radicali. Anzi, le rivalità vengono inasprite o addirittura create a tavolino, fino a farle degenerare in scontri a fuoco, come succede a Los Angeles tra le Pantere e gli United Slaves di Maulana Karenga. Nella guerra tra i due gruppi cadono diversi militanti del Bpp, come Alprentice "Bunchy" Carter e John Huggins, uccisi nel '69 da tre membri degli Us poi identificati come agenti Fbi.
Qui siamo già sul terzo gradino, il massiccio impiego di infiltrati che a volte hanno licenza di torturare e uccidere. C'è il caso di George Sams, che a New Haven, Connecticut, si auto-incarica di ripulire il Partito dalle spie, accusa un ragazzo di nome Alex Rackley, lo fa incatenare a un letto e lo tortura per una settimana versandogli addosso acqua bollente, dopodiché insieme ad altri lo uccide e getta il corpo in un fiume. Poche settimane dopo, diversi membri del Bpp, tra cui alcuni dirigenti nazionali e perfino Bobby Seale, vengono accusati dell'omicidio di Rackley. Si scopre che Sams è persona con problemi mentali, già ricoverato in ospedale psichiatrico, in seguito usato dall'Fbi per infiltrarsi prima nello Sncc e poi nelle Pantere.
I gruppi radicali neri erano tanto infiltrati da diverse agenzie che a volte i provocatori si provocavano a vicenda, e anche peggio: nel '69, a Los Angeles, un tale John Stark, infiltrato nel gruppo di Karenga, uccide una Pantera di nome Al Holt, non sapendo che era anche lui a libro paga del Bureau.

ROWDY-DOW Nella nostra musica si faceva la fame. Appena arrivato a New York, Pharoah dormiva nella metropolitana. Rashied Ali dormiva nei parchi e quando finiva i soldi tornava a Philadelphia. Prima o poi, tutti quanti abbiamo dovuto impegnare lo strumento. E la casa? Certi appartamenti erano cosí freddi e umidi che preferivi stare per strada. Si viveva in vere latrine, coi topi e gli insetti. Un mio amico che stava a Harlem ci scherzava: - Spero che arrivi la rivoluzione, cosí mi trasferisco downtown.
Per qualche anno mi ha mantenuto mia moglie, maestra elementare a Bed-Stuy. All'inizio mi vergognavo, ma lei ha insistito e lo sai, non puoi far cambiare idea a una sorella.
Nel periodo che ci siamo trasferiti a Crown Heights, lavoravo quando e dove capitava. Per due sere mi sono ritrovato a suonare nell'orchestrina di un crooner di mezza tacca. Joey Cafariello, si chiamava. Cantava "i grandi confidenziali del passato" per coppie di mezza età, in un club midtown. Smoking, farfallino, sorriso improponibile: sembrava il fratello ritardato di Dean Martin.
Non era piú l'epoca d'oro, ma di cantanti italiani ce n'erano ancora parecchi: Vincent Vasi, Tony Compagno, Lou Canova, Tommy Santercole, Jimmy Cappuano, Freddie Martellone...
Nella band ero l'unico nero. Toccava fare Begin The Beguine, Pennies from Heaven, roba del genere. Quello che odiavo di piú era che il tipo mi chiamava "boy" e mi dava sempre pacche sulle spalle. Fece anche di peggio durante la prima serata: dopo il mio assolo in You Make Me Feel So Young, questo stronzo si avvicina, mi dà un buffetto sul mento e dice a quel pubblico di honkies: - È bravo il ragazzo, non è vero? Un bell'applauso per il nostro Sidney Poitier!
Quella notte, per l'incazzo non riesco a dormire. La sera dopo, nel bel mezzo di Shadow of your smile, parto con un'improvvisazione libera che fa cadere la mascella a tutti: spetazzate, versi di animali, fischio di locomotiva, non la finisco piú. Mi sbatte fuori la security. Se c'era mio fratello Marcus avrebbe sfasciato il locale. In una circostanza molto simile, un mio collega si ficcò due dita in gola e vomitò nel sax del leader di un'orchestra di rumba. Mentre faceva l'assolo.

LET'S-PLAY-A-GAME Senti qui: "Il nostro programma di sopravvivenza è come un kit di pronto soccorso, di quelli che usi quando il tuo aereo è precipitato e stai su un canotto in mezzo all'oceano. Ti servono un po' di cose per resistere finché non tocchi terra". Questo è Huey P. Newton, in un discorso del '70.
E poi c'è l'apologo raccontato da Fred Hampton, su per giú con queste parole...
I porci chiedono al negro: - Appoggi il comunismo?
- Nossignore, mi fa paura.
- Appoggi il socialismo?
- Nossignore, mi fa paura.
- Appoggi il programma di colazioni gratuite delle Pantere nere?
- Sissignore, danno da mangiare a mio figlio.
- E non lo sai che quel programma è comunista?
Il negro si gratta la testa, ci pensa su poi fa: - Può darsi che non so bene cosa sono il comunismo e il socialismo, ma una cosa la so, pezzo di merda: se ti azzardi a toccare quel programma, ti faccio saltare dal collo quella brutta testa di cazzo!
L'Fbi sapeva bene che il Bpp prendeva piede nelle comunità nere grazie ai "kit di pronto soccorso", non è un caso se cominciò a sabotare proprio quelli.
Poi lanciò un attacco frontale al Partito. A un certo punto, l'intero comitato centrale stava in galera.

THUMBTACK C'è un memorandum del Cointelpro che porta l'intestazione "Black Nationalist - Hate Groups - Racial Intelligence" e il soggetto: "Violence-Prone Negro artists". È datato "New York City, 4 dicembre 1967" e i numeri segnati sui margini indicano che Hoover lo lesse e lo approvò. Il testo è quasi illeggibile, pieno di cancellature, inoltre rimanda ad altri documenti non disponibili, ma alcuni frammenti di frase sono significativi, ecco:

xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx artisti della cosiddetta 'avanguardia' xxxxxxxxxxxxxxxxxxxx alcuni atti esemplari non necessariamente compiuti nell'ambito del programma xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx a New York la circolazione delle voci xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx Si è ritenuto non ci fosse piú bisogno di impiegare nostro personale in ulteriori azioni xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx.

Nei faldoni a disposizione degli studiosi, questo foglio non è collegato a nient'altro. È probabile l'abbiano de-segretato per sbaglio.

...continua


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