La patente

Sono un povero padre di famiglia. Lavoravo onestamente. M'hanno cacciato via e buttato in mezzo a una strada, perché jettatore! In mezzo a una strada, con la moglie paralitica, da tre anni in un fondo di letto! e con due ragazze, che se lei le vede signor giudice, le strappano il cuore dalla pena che le fanno: belline tutte e due; ma nessuno vorrà più saperne, perché figlie mie, capisce? E lo sa di che campiamo adesso tutt'e quattro? Del pane che si leva di bocca il mio figliuolo, che ha pure la sua famiglia, tre bambini! E le pare che possa fare ancora a lungo, povero figlio mio, questo sacrificio per me? Signor giudice, non mi resta altro che di mettermi a fare la professione di jettatore!

D'Andrea
Ma che ci guadagnerete?

Chiàrchiaro
Che ci guadagnerò? Ora glielo spiego. Intanto, mi vede: mi sono combinato con questo vestito. Faccio spavento! Questa barba... questi occhiali...
Appena lei mi fa ottenere la patente, entro in campo! Lei dice, come?
Me lo domanda - ripeto - perché è mio nemico!

D'Andrea
Io? Ma vi pare?

Chiàrchiaro
Sissignore, lei! Perché s'ostina a non credere alla mia potenza!
Ma per fortuna ci credono gli altri, sa? Tutti, ci credono! Questa è la mia fortuna! Ci sono tante case da giuoco nel nostro paese!
Basterà che io mi presenti. Non ci sarà bisogno di dir niente.
Il tenutario della casa, i giocatori, mi pagheranno sottomano, per non avermi accanto e per farmene andar via! Mi metterò a ronzare come un moscone attorno a tutte le fabbriche; andrò a impostarmi ora davanti a una bottega, ora davanti a un'altra.
Là c'è un giojelliere? Davanti alla vetrina di quel giojelliere: mi pianto lì

eseguisce

mi metto a squadrare la gente così,

eseguisce

e chi vuole che entri più a comprare in quella bottega una gioja, o a guardare a quella vetrina? Verrà fuori il padrone, e mi metterà in mano tre, cinque lire per farmi scostare e impostare da sentinella davanti alla bottega del suo rivale.
Capisce?
Sarà una specie di tassa che io d'ora in poi mi metterò a esigere!

D'Andrea
La tassa dell'ignoranza!

Chiàrchiaro
Dell'ignoranza? Ma no, caro lei! La tassa della salute!
Perché ho accumulato tanta bile e tanto odio, io, contro tutta questa schifosa umanità, che veramente credo, signor giudice, d'avere qua in questi occhi la potenza di far crollare dalle fondamenta un'intera città! - Si tocchi! Si tocchi perdio! Non vede? Lei è rimasto come una statua di sale!

D'Andrea compreso di profonda pietà, è rimasto veramente come balordo a mirarlo.

Si alzi via! E si metta a istruire questo processo che farà epoca, in modo che i due imputati siano assolti per inesistenza di reato; questo vorrà dire per me il riconoscimento ufficiale della mia professione di jettatore!

D'Andrea (alzandosi)
La patente?

Chiàrchiaro (impostandosi grottescamente e battendo la canna)
La patente, sissignore!

Non ha finito di dire così, che la vetrata della finestra si apre pian piano, come mossa dal vento, urta contro il quadricello e la gabbia, e li fa cadere con fracasso.

D'Andrea (con un grido, accorrendo)
Ah, Dio! Il cardellino! Il cardellino! Ah Dio! È morto... è morto...

...continua


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